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PAFU: PAssato - FUturo

PAFU nasce grazie alla necessità di unire diverse realtà sociali. Deriva dal desiderio di reintrodurre persone anziane, che a causa di inconvenienti della vita, si ritrovano sole, all'interno di strutture che le ospitano. Persone che sono fatte di storie, di vissuti, e che si sono ritrovate improvvisamente prive di scopo e compagnia. PAFU, si inserisce in questa "condizione" per farli sentire utili, parte di una comunità e ancora indispensabili. Allo stesso tempo, PAFU, nasce con l'obiettivo di prendersi cura del passato per creare un futuro migliore. Il futuro infatti è il fine ultimo di questa missione. Il progetto mira a donare un sorriso e supportare bambini ed adolescenti affetti da autismo e da altri disturbi del neurosviluppo.

Realizzazione e realtà coinvolte

Il progetto prevede la realizzazione da parte del nostro laboratorio, di un peluche ottenuto mediante nostri tessuti di scarto, uniti a tessuti ricavati dai capi fallati del brand UNIQLO, che ha voluto supportare il progetto. Questa unione determina la realizzazione di pezzi unici e limitati; il concetto di riutilizzo è importante per l’ambiente in cui viviamo, sede del passato e del futuro. Il processo di immissione dell’ovatta all’interno delle sagome di stoffa è stato realizzato dagli ospiti della residenza per anziani “Villa Manetti” dedita all’assistenza e cura dei suoi ospiti, che si è resa partecipe al progetto.

Il ricavato

Il ricavato verrà interamente donato a “ Fondazione Mente”, realtà che mira a creare spazi adeguati e funzionali, per l’apprendimento e divertimento di bambini e ragazzi affetti da autismo e altri disturbi del neurosviluppo, attraverso una mirata assistenza civica, terapeutica e ludica.
In questo modo si realizza ciò che intendiamo attraverso il termine unione.

Vi ringraziamo per aver reso questo progetto possibile.
Progetto che ci ha rese ancora più consapevoli di quanto lavoro ci sia da fare, e di quanto sia bello essere utili per il prossimo.
Ci ha riempito di gioia la possibilità di conoscere e vivere in prima persona queste realtà.

Crediamoci insieme.

Alessia&Giorgia